Moduli Aggiuntivi
Moduli Aggiuntivi
mercoledì 4 gennaio 2023
Un tema delicato, a dir poco.
Per decenni i moduli aggiuntivi per l’ incremento delle prestazioni dei motori sono stati un argomento tabù: chi li installava, doveva per forza essere qualcuno che voleva risparmiare, che si affidava ad un’installatore poco competente perche “attacca solo due spine”, che non capiva nulla di motori poichè con la mappa fai un lavoro piu completo, ecc...
Allo stesso tempo, chi era alla ricerca delle prestazioni o dell’ottimizzazione dei consumi tendeva quindi a rivolgersi alla mappatura della ecu.
Dopo più di 20 anni di pratica, però, possiamo notare alcuni elementi che si scostano nettamente dalle “chiacchere da bar”:
-Il fatto che un installatore di moduli aggiuntivi debba solo “attaccare due spine” e possa quindi essere per il resto un incompetente, non ci mette al riparo dalla certa incompetenza di moltissimi rimappatori sorti nel territorio.
-Le case madri fanno controlli sempre più pressanti sui software dei veicoli. Nei prossimi anni potremmo ipotizzare che questi controlli diventino più diffusi. Anche il valore di un veicolo usato potrebbe diventare influenzabile da questi parametri...
-La rimappatura permette più personalizzazioni: possiamo essere alla moda con il pop&bang, gestire diversamente il cambio automatico, variare il limitatore di giri, ed altre molte cose che un modulo non sa fare.
-Un modulo aggiuntivo SERIO e MODERNO, d’altro canto, si interfaccia su molti più parametri rispetto ad i classici moduli fatti con le resistenze, include un vero e proprio microprocessore, è programmabile e personalizzabile.
La sfida è aperta:
Come si può notare ci sono validi elementi a sostegno di entrambe le scelte, soprattutto considerando il fatto che è poi ogni cliente finale a dover prendere la decisione di come comportarsi con la sua autovettura.
Fermo restando che i dettagli circa le rimappature sono spesso già noti ai più, di seguito mi focalizzerò sulle tecnologie dei moduli aggiuntivi di nuova generazione.
A sx, un esempio di modulo aggiuntivo di prima generazione
-Microprocessore: sembra una sciocchezza (o un anacronismo) parlare di moduli elettronici senza un micro, ma molti in giro ancora li vendono... quindi, all’ occhio! Un microprocessore moderno permette al modulo di essere più flessibile, preciso e programmabile.
-Connessioni: la precisione della modifica applicata dal modulo è proporzionale alla quantità di informazioni che ha a disposizione. Un semplice modulo common-rail (diesel) o pressione turbo (benzina) non conosce la posizione dell’ acceleratore, il regime motore, le temperature, ecc... moduli via via di livello più alto, altresì, vagliano una maggior quantià di informazioni, garantendo che gli incrementi venganbo applicati sempre con il giusto tempismo e la giusta quantità.
-Interruttore doppia mappa / disattivazione modulo
La forma più semplice ed economica di modulo aggiuntivo per motori Diesel attualmente proposta consiste in un modulo a due canali che agisce sia sulla pressione d’iniezione che sulla pressione di sovralimentazione. Così facendo, i vantaggi rispetto ai moduli “vecchio stile” sono:
- AFR stabile, poichè viene incrementato sia il combustibile che il comburente;
- maggior effetto utile sia in prestazioni che consumi, poichè si agisce su due parametri fondamentali per la resa del motore diesel: l’iniezione e la sovralimentazione;
- gestione angolo acceleratore, per distribuire l’ intervento del modulo in maniera ottimale a seconda della pressione sul pedale acceleratore;
Per i motori Turbo Benzina, le cose diventano ancor più specifiche: oltre ai classici due sensori di sovralimentazione, ed al sensore angolo acceleratore (come di cui sopra), diventa utile anche il sensore giri, in modo da poter distribuire la modifica apportata dal modulo in maniera precisa lungo il range di giri motore. Questo perchè:
-I motori turbo benzina hanno range di erogazione più ampi di un motore diesel, e richiedono maggiormente una “mappatura” anche in funzione dei giri
-Non tutti i motori hanno le stesse curve di erogazione, e gli incrementi vanno quindi calibrati a seconda dei regimi del motore
Attualmente, il top della gamma tra i moduli aggiuntivi, propongono collegamenti multipli a volte molto estesi, per garantire il massimo delle prestazioni e dell’ affidabilità. Possiamo trovare, oltre ai collegamenti precedenti, anche:
-Sensori temperatura motore o aria
-Sensori pressione benzina
-Gestione elettrovalvole sovralimentazione in maniera diretta
Per quanto concerne i motori Diesel, altresì, il top di gamma attualmente prevede una tecnologia che non vada ad interfacciarsi sulla pressione del common-rail, bensì sui tempi di apertura di ogni singolo iniettore: questa tecnologia è certsamente molto più costosa in termini di hardware del modulo, ma è in assoluto la più affidabile:
-minori sollecitazioni della pompa alta pressione carburante
-minori possibilità di “recovery”
-maggior libertà di raggiungere modifiche significative, potendo liberamente pilotare gli iniettori in maniera indipendente dal comando di serie
-anche qui, intercettazione di altri segnali importanti, come per esempio la temperatura gas di scarico per preservare comunque l’affidabilità e l’integrità del DPF.
The BACKEND-FLASH:
Un modulo aggiuntivo è semplice da installare, è flessibile, lo puoi disattivare anche in corsa tramite lo switch, lo puoi rimuovere senza lasciare traccia, lo puoi rivendere se cambi macchina... ma come ben sappiamo per i clienti più esigenti non tutto si può fare.
La soluzione però arriva da una pratica ben diffusa negli States, ed è di una semplicità disarmante: laddove sia possibile, la gestione del modulo può essere affiancata da una mappatura apposita della ECU che vada ad integrarne il funzionamento e migliorarlo.
Quindi: garanzia scaduta, uso in pista, necessità specifiche del cliente? Tutto gestibile dalla mappatura come al solito.
Messa a punto, doppia mappa, ecc? Tutto gestibile in maniera molto più pratica e dinamica dal modulo aggiuntivo.
Cosa abbiamo imparato?
Che i preconcetti precludono opportunità. Si è appena concluso l’anno 2022 ed è d’obbligo cominciare a guardare con occhi diversi e con tecnologie diverse anche a questi temi per poter raggiungere quello che è infine l’obiettivo principale: ottimizzazione.